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Mitterrand, François.

Uomo politico francese. Dopo essersi laureato in Legge e Scienze politiche a Parigi, partecipò alla seconda guerra mondiale con il grado di sergente. Catturato dai Tedeschi e rinchiuso in un campo di concentramento, riuscì a fuggire e si unì alle file della Resistenza francese. Membro della formazione di sinistra moderata Unione democratica e socialista della Resistenza (UDSR), al termine del conflitto fu eletto deputato per la prima volta nel 1946. Ministro della Francia d'Oltremare (1950-51) e poi ministro di Stato (1952-53), nel 1953 si dimise dal Governo Laniel per protesta contro la politica coloniale. Nello stesso anno sostituì R. Pleven alla guida dell'UDSR. Ministro degli Interni (1954-55) nel Governo Mendès-France, fu in seguito guardasigilli nel Gabinetto Guy Mollet (1956-57). Nel 1958 si oppose fortemente al ritorno al potere del generale De Gaulle, e andò affermandosi come il principale leader dell'opposizione democratica al regime gollista. Candidato unico delle sinistre alle elezioni presidenziali del dicembre 1965, riscosse quasi il 45% dei voti, contro il 55% del generale De Gaulle. Individuando nell'eccessiva frammentazione uno dei punti di maggior debolezza della sinistra francese, M., da quel momento in poi, si impegnò in prima persona per la costruzione di un'ampia coalizione che comprendesse non solo le varie formazioni di ispirazione socialista, ma anche, tramite un patto elettorale, il Partito comunista francese (PCF). Nelle elezioni politiche del marzo 1967, la formazione da lui capeggiata, la Federazione della sinistra democratica e socialista (FGDS), che aveva stipulato un'alleanza elettorale con il Partito comunista, ottenne al secondo turno il 24% circa dei voti per un totale di 116 deputati, contro gli 89 che aveva nell'Assemblea eletta nel 1962. Nel 1968, dopo i deludenti risultati delle elezioni tenutesi in quell'anno, M. abbandonò la presidenza del FGDS, pur continuando ad adoperarsi per l'unità delle sinistre. Nel 1971, quando il FGDS confluì, insieme ad altre formazioni della sinistra democratica francese, nel Partito socialista, M. fu eletto segretario generale di quest'ultimo. Nel giugno 1972 concordò un programma di Governo con il Partito comunista, ponendo una seria sfida al potere gollista in vista delle elezioni del marzo 1973; in tale occasione il Partito socialista, con il 22,6% dei voti, superò quello comunista. Finalmente, nel maggio 1981, ottenne con un buon margine di voti (il 52% circa) la presidenza della Repubblica, succedendo a Giscard d'Estaing, e riportando per la prima volta, dopo il 1936, la sinistra francese al potere. Forte di una solida maggioranza parlamentare, M. avviò in Francia un nuovo corso politico che, senza nulla togliere alle prerogative presidenziali, fu caratterizzato dalla concessione di un maggior spazio nell'attività politica al Governo e al Parlamento. Fra le riforme di maggior rilievo del primo mandato di M. è da ricordare l'abolizione della pena di morte; in politica estera si adoperò per un miglioramento delle relazioni con gli alleati occidentali, per un maggiore impegno francese nella politica comunitaria europea, riportando la Francia a un ruolo di centralità nel panorama politico internazionale. L'aggravarsi della crisi economica e le conseguenti misure governative, improntate a una severa austerità, spinsero i comunisti a uscire dal Governo (1984), e M. a sostituire il primo ministro Mauroy, con l'economista Fabius. Lo scontento per la linea economica del Governo si espresse nelle elezioni legislative del 1985, che fecero registrare un notevole calo di consensi per il PS, e il ritorno della destra al Governo. Iniziò così una fase di "coabitazione" fra il presidente socialista e il primo ministro neogollista J. Chirac, il quale nel 1988 sfidò, senza successo, M. alle elezioni presidenziali. Nel corso del secondo mandato di M. si tennero le imponenti manifestazioni del 1989 per celebrare il duecentesimo anniversario della Rivoluzione francese, e il referendum sul trattato di Maastricht (20 settembre 1992), il cui esito positivo costituì una grande vittoria personale per M. Le elezioni legislative del 1993, in cui il Partito socialista di M. venne duramente sconfitto dalla destra neogollista e giscardiana, inaugurarono un nuovo periodo di "coabitazione" fra M. e il primo ministro J. Balladur. In occasione dell'appuntamento elettorale della primavera 1995, M. non ripresentò la propria candidatura. Dopo 14 anni di presidenza venne sostituito dal presidente dell'RPT Jacques Chirac. Fra i suoi scritti ricordiamo: Alla frontiera dell'Unione francese (1953), La sfida della Cina (1961), Politica (1977-81), Riflessioni sulla politica estera della Francia (1986) (Jarnac, Charente 1916 - Parigi 1996).
François Mitterrand